Lo scontro si fa sempre più acceso fra Pd e Fratelli d'Italia, con attacchi serrati da parte dei dem nei confronti della leader di FdI Giorgia Meloni. Intervistato dalla QN, Guido Crosetto rimanda al mittente gli strali della sinistra, che continua ancora a fare paragoni con il fascismo e addirittura punta il dito contro il simbolo del gruppo politico. A dar fastidio al Partito democratico, infatti, sarebbe l'immagine della Fiamma all'interno del simbolo di Fratelli d'Italia.
"Quando nasce FdI, e io ero tra i suoi fondatori, la fiamma non c'era. Fu inserita successivamente perché in disponibilità alla Fondazione di An. Eravamo un partito piccolo, in lotta per la sopravvivenza, intorno al 4%", spiega Crosetto. "Oggi sono cambiati molto i voti e gli elettori di FdI: la gente non vota la Fiamma, ma per la Meloni. Ma cambiarla perché te lo chiede la sinistra non ha senso. Credo FdI arriverà, con Giorgia, al 30%".
Quanto al fascismo, per l'ex sottosegretario alla Difesa nel governo Berlusconi IV si tratta ormai di un'ombra del passato. Sono decenni, ormai, che il fascismo è morto. "Chi inneggia al Duce, o a Hitler, è un pazzo fuori dal Mondo", afferma.
Fratelli d'Italia, insiste Crosetto, condanna ideologie come fascismo, nazismo e comunismo, e promuove la democrazia.
Al segretario del Pd Enrico Letta, che accomuna FdI alle idee politiche di Viktor Orbán, primo ministro dell'Ungheria, Crosetto risponde: "Premesso che Orban è stato nel Ppe fino a poco tempo fa e non è mai entrato nei Conservatori per le sue posizioni filo-russe, per la sinistra se stanno nel Ppe o Pse sono buoni, se escono diventano cattivi". Giorgia Meloni, precisa il politico, desidera semplicemente portare avanti un programma. Secondo Crosetto, in questo momento è Letta a fare del male all'Italia, "parlando male di chi potrebbe guidarla fra tre mesi. Forse al Pd interessa solo vincere per conservare il potere ad ogni costo?".
Altro argomento toccato da Crosetto è il presidenzialismo. Non si tratta di una novità per FdI, che lo ha in programma da anni. "Il centrosinistra ha fatto un presidenzialismo di fatto, strisciante, che ha riguardato l'evoluzione del ruolo dei presidenti della Repubblica e l'imposizione dall'alto di presidenti del Consiglio", attacca apertamente Crosetto. "Il centrodestra non farà riforme a maggioranza che, come dimostra Renzi, non portano bene, ma il più condivise possibile, per il bene del Paese". Questo però non significa che ci saranno scontri di carattere istituzionale. FdI, afferma Crosetto, rispetta l'attuale inquilino del Quirinale Sergio Mattarella: "Se il centrodestra vincerà, farà ciò che la Costituzione prevede. Sapendo che a nessuno passa in mente di farlo sloggiare".
L'Italia si trova ad affrontare un momento difficile, e Fratelli d'Italia ne è consapevole, conclude Crosetto. "La situazione è in drastico peggioramento e il problema sarà superare indenni i prossimi nove mesi", ammette. "Bisognerà fare una manovra velocemente, di forte impatto a protezione del potere d'acquisto delle famiglie e del sistema economico, industriale, manifatturiero per affrontare inflazione, caro prezzi, aumento dei costi delle materie prime e dell'energia. Siamo in una scenario drammatico, da far tremare le vene".
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