Con il centrodestra che cavalca verso una vittoria molto probabile, con Fratelli d'Italia primo partito e Giorgia Meloni possibile presidente del Consiglio, a sinistra non sanno più come fare per tentare una delegittimazione della coalizione. Nel mirino è finito pure il simbolo che da anni accompagna la compagine di Giorgia Meloni, la fiamma, un'eredità storica che a distanza di quasi un secolo si vuole a tutti i costi collegare al fascismo, pur di confermare la tesi che in caso di vittoria del centrodestra e di Fratelli d'Italia, il Paese corre un reale rischio dittatoriale. Anche Liliana Segre, dalle Pagine ebraiche, ha mosso alla Meloni l'invito a eliminare la fiamma dal suo logo: "Nella mia vita ho sentito di tutto e di più, le parole pertanto non mi colpiscono più di un tanto. A Giorgia Meloni dico questo: inizi dal togliere la fiamma dal logo del suo partito".
A smontare le tesi dei troppi che in questi giorni si riempiono la bocca di ipotesi e richieste di eliminazione della fiamma per un possibile legame al fascismo sono stati numerosi esponenti di Fratelli d'Italia, ma non solo. "I cantori della libertà a condizione che decidano loro di che cosa si tratta, dovrebbero sapere che i partiti autenticamente democratici stabiliscono i loro simboli nei congressi. Ed è solo lì che si possono modificare. A meno che non si abbia un'altra pretesa: leva la fiamma e presentati con una specie di lista civica. Che sarebbe cinica, semmai. Ovviamente la Meloni è andata avanti e ha presentato la sua lista con tanto di Fiamma", scrive oggi Francesco Storace sul quotidiano Libero.
E sulla domanda che in tanti insinuano da settimane, chiedendosi se la fiamma nel simbolo di FdI sia legata al fascismo, Storace mette un punto: "No, o almeno non più. Il richiamo è al Msi, ce l'aveva anche Alleanza nazionale". Anche Giorgia Meloni, assalita da chi le chiede con insistenza di eliminare la fiamma dal simbolo di Fratelli d'Italia, ormai depositato al Viminale, ha voluto fare chiarezza. In particolare, ha risposto alla senatrice Liliana Segre che le aveva consigliato di far seguire alle parole i fatti in merito all'antifascismo. "La fiamma nel simbolo di FdI nulla ha a che fare con il fascismo, ma è il riconoscimento del percorso fatto da una destra democratica nella nostra storia repubblicana. Ne andiamo fieri", ha detto Giorgia Meloni al Corriere della sera.
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