Il Tribunale civile di Milano ha respinto il ricorso della lista di Marco Cappato sul caso delle firme digitali.
Come spiega la stessa lista, riportando stralci del provvedimento del giudice della prima civile Andrea Borrelli, la decisione del Tribunale si conclude motivando che "il giudice non è stato posto in condizione di verificare la sussistenza del predetto elemento di fatto", ossia la "verifica dell'effettiva presenza delle sottoscrizioni digitali raccolte assieme ai certificati", una verifica che "non può esimersi dal fare, attesa la contestazione di parte resistente". E deve ritenersi, dunque, secondo il giudice, "l'insussistenza del presupposto della richiesta di tutela cautelare, costituito all'apparenza del buon diritto (fumus boni juris)".
La decisione arriva a cinque giorni dalle elezioni – ha dichiarato Virginia Fiume, co-presidente di Eumans – ma dopo cinque anni da quando, nel 2017, il Parlamento aveva impegnato (entro 6 mesi!!) il Governo a sperimentare la firma digitale per la presentazione delle liste. Un esperimento mai tentato da nessun Governo ma non per questo scaduto come impegno". "Il Governo si era opposto al ricorso d'urgenza della Lista Referendum e Democrazia avanzando l'impossibilità di posticipare il voto in caso di accoglimento del ricorso perché a ridosso della tornata elettorale", ha detto Marco Perduca, responsabile legale della lista, aggiungendo che "nessuna risposta era però mai arrivata dal 25 luglio quando abbiamo diffidato formalmente il Governo per ottenere un decreto interpretativo". E ancora: "Il ricatto dello spostamento delle elezioni ha funzionato".
La battaglia di Cappato e Eumans, si legge ancora nella nota, "per la firma digitale per le elezioni non si ferma" e "lo scaricabarile tra istituzioni farà scattare nuovi ricorsi interni e internazionali". "Nel silenzio assoluto da parte di Governo, Parlamento e Presidente della Repubblica il giudice di Milano si è trovato a dover decidere in condizioni di oggettivo ricatto prodotto dall'inerzia istituzionale. Anche per questo la nostra azione non finisce qui. E' in preparazione un reclamo urgente e ricorsi a giurisdizioni internazionali". Così Marco Cappato, leader di Referendum e Democrazia, ha commentato la decisione del giudice civile di Milano Andrea Borrelli che ha respinto la richiesta di un provvedimento d'urgenza per la riammissione della lista in Lombardia per le elezioni di domenica e il riconoscimento delle firme digitali.
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